Agricoltura Rigenerativa

Agricoltura Rigenerativa

Presento una mappa concettuale che sintetizza i principali concetti relativi all'Agricoltura Rigenerativa, un nuovo paradigma che punta alla produzione di cibo rispettando e valorizzando i tre ambiti chiave della sostenibilità: la tutela dell'ambiente, il sostegno dell'economia e l'emancipazione delle comunità agricole.

Agricoltura Rigenerativa Lasciare coperto il terreno di erba o stoppie del raccolto precedente, protegge il suolo da impoverimento biotico ed erosione. La minore lavorazione richiesta favorisce la coltivazione su piccola/media scala. L'aumento di produttività e la diminuita necessità di lavoro permettono l'agricoltura su piccola/media scala senza ricorrere ai costosi macchinari e pratiche dell'agricoltura industriale, favorendo così l'autonomia, l'occupazione e l'emancipazione delle popolazioni nei paesi in via di sviluppo. L'assenza di additivi chimici nel cibo lo rendono più sano. La ricchezza biologica del terreno rende quest'ultimo più resistente e capace di reagire all'impatto dei fenomeni meteorologici estremi (alluvioni, siccità, ondate di calore) Le reti metaboliche costituiscono un "macchinario" molto più collaudato della Bio-ingegneria, evitandone quindi i possibili rischi. Utilizzo di più colture in contemporanea sullo stesso terreno, al posto della classica mono-coltura. la copertura vegetale del terreno favorisce la cattura della CO2 grazie alla fotosintesi (sequestro naturale della CO2). Il terreno coperto trattiene più a lungo l'acqua presente nel suolo, per la riduzione della traspirazione, e lo rende quindi più resistente alla siccità. Evitare l'utilizzo di fertilizzanti riduce l'inquinamento organico delle acque di fiumi e mari (eutrofizzazione e conseguente riduzione dell'ossigeno disponibile per gli organismi acquatici) La sovrabbondanza di nutrienti nel terreno può inquinare le falde freatiche con conseguente rischio di salute per l'uomo. Meno traspitazione delle piante => meno siccità nell'ambiente => temperature più basse Riduzione dell'effetto serra. Il terreno coperto e non lavorato mantiene intatta la sua componente biotica. La componenete biotica del terreno fa da barriera agli agenti patogeni. Un aumento della produttività del terreno aumenta il volume di radici e quindi lo sviluppo della componente biotica del terreno (micorrize fungine, batteri, lombrichi, insetti, ecc.) L'aumento di componente biotica aumenta la fertilità, cioè la quantità di nutrienti per le piante (humus) e gli agenti simbiotici che li veicolano, funghi e batteri. Le sostanze inquinanti nel terreno e nelle acque indeboliscono la componente biotica presente nel suolo. Una maggior Conservazione dell'acqua nel terreno riduce la necessità dell'irrigazione rendendo più certa la produttività (aumento della Resilienza).

La mappa è interattiva e può essere liberamente esplorata con il puntatore (meglio sul computer che sullo smart phone, dove la funzionalità è ridotta). I pulsanti "demo" forniscono alcuni esempi tipici di interattività.

I concetti qui esposti sono stati ricavati dal contenuto del corso Deafal "I primi passi nell'Agricoltura Organica e Rigenerativa", tenuto presso La Barberina (TN) il 9 e 10 Aprile 2022, oltre che da elementi presenti in letteratura.

Per informazioni più dettagliate sulle mappe concettuali in generale e su come utilizzare quella qui presentata, vedere il mio precedente post Siccità e rincari: una mappa concettuale.


Note

  • La mappa concettuale sopra presentata è stata creata con un programma scritto da me in JavaScript, e utilizza le funzionalità del noto pacchetto software D3.js (https://d3js.org/).

  • Per gli stili e la rappresentazione grafica dei nodi è stata importante la soluzione "d3-mind-map", scritta sempre in JavaScript (https://github.com/kdashivantha/d3-mind-map).

  • Il funzionamento della mappa è stato testato sulle versioni più recenti dei browser Chrome, Edge e Firefox. Pur essendo compatibile anche con gli smatphone, è però più comoda la visione su uno schermo grande.

  • Si prega di segnalare eventuali malfunzionamenti a: andrea@alberini.com


Andrea Alberini, 13/04/2023.

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